Il Manga, in Giappone, è il termine identificativo di tutti i fumetti a prescindere da tematiche, nazionalità ecc… Il suo significato si perde tra miriadi di definizioni e falsi miti che, molto spesso, lo equivalgono all’Anime che, di fatto, è tutt’altra cosa. Parliamo di un mercato nato attorno agli anni cinquanta e che, da allora, ha raggiunto una popolarità planetaria, al punto da collezionato introiti a molti zeri in tutto il mondo Ciò nonostante il fenomeno dei Manga da leggere, considerato oggi di massa, ha vissuto molti anni racchiuso in una nicchia fatta di appassionati lettori di riviste dedicate.
Qualche cenno su Manga e Anime
Quando i fumetti pubblicati per capitoli raggiungevano un ampio successo queste venivano ri-pubblicate per intero, su volumi noti come tankōbon. per poi essere riproposte nei vari adattamenti animati e televisivi. Ecco perché tutti noi possiamo dire di conoscere almeno un manga, dal momento che nella televisione italiana sono stati riproposti numerosi anime riadattati dal mondo della carta stampata giapponese. Ci riferiamo, per esempio, a prodotti come Yu-Gi-Oh!, Pokémon, One Piece e persino Dragon Ball: tutti nomi di portata globale che conosciamo in formato di cartone animato anche se altamente censurato.
La definizione di Manga
Il Manga è, per definizione, ciò che ha intrattenuto i pomeriggi dei Millennials in televisione, dai palinsesti mattutini a quelli pomeridiani. Basta menzionare capolavori come Sailor Moon, Holly e Benjii o Rossana per riaccendere i più dolci ricordi della proposta televisiva pre-digitale. Parliamo di cartoni animati creati da storie impresse su pagine di fumetti e, quindi, che possiamo chiamare in modo corretto come “Anime”. È da qui che nasce la confusione circa il significato di Manga e Anime, due prodotti culturali strettamente legati tra loro ma profondamente differenti.
Il termine Manga, per l’esattezza, si riferisce ai disegni giapponesi realizzati in forma di fumetto e che iniziarono a circolare attorno al diciottesimo secolo. Manga è un termine legato in modo indissolubile alla cultura narrativa nipponica, quella pubblicata a capitoli su riviste di settore.
Un’altra caratteristica del manga è l’ordine di lettura delle vignette che, contrariamente a quanto siamo abituati, è l’esatto opposto di quello occidentale. In pratica, quindi, i Manga si leggono a partire dall’ultima pagina e da destra verso sinistra o dall’alto verso il basso. I Manga si differenziano anche da uno stile di disegno particolare, reso infantile da tratti come occhi grandi ed espressioni molto marcate.
Infine i Manga non si distinguono per genere ma per pubblico a cui sono rivolti. Per questo si differenziano in fumetti per bambini, per adulti, per ragazzi, per tutti o per le nicchie e acquisiscono nomi differenti a seconda del target.
Gli Anime e la censura
Differentemente l’Anime è un prodotto di animazione ma che non ha nulla a che fare con l’etichetta di “cartoni animati per bambini”. Difatti gli anime possono raccontare argomentazioni tutt’altro che infantili e, pertanto, sono destinati ad un pubblico più ampio di quello più giovane. È anche per questo che gli anime diffusi nel nostro Paese sono stati spesso oggetto di severe censure, a tratti clamorose, data la durezza di determinati contenuti.
La confusione tra Anime e Manga nasce, per l’appunto, dalla diffusione di contenuti che hanno avuto in comune la storia narrata. Difatti gli Anime già citati che, grossomodo, tutti conosciamo, provengono tutti da una narrazione a fumetto che, dopo la pubblicazione, sono stati trasformati in contenuti tecnologici animati.
Le trasposizioni da fumetto a contenuto video, tuttavia, non sono sempre state fedeli. Il caso della censura Italiana è particolarmente sentito perché, forse, è quello che più tra tutti ha dato origine alla confusione tra i due contenuti.
In conclusione nel nostro Paese la cultura dell’animazione giapponese ha trovato come destinatario principale il pubblico infantile e, quindi, è stato riproposto in televisione attraverso numerosi tagli rispetto alle storie originali. Solo con il web è stato possibile riportare gli Anime alla loro collocazione primordiale e ritrovare tutti i contenuti persi a causa della censura.